Ho scritto questo post per raccontare la storia dei Baiocchi, e del lancio che ha fatto questo giugno per la nuova referenza al Pistacchio.
I Baiocchi sono una referenza storica della Mulino Bianco, la possiamo definire più di una referenza, personalmente se non fosse dovuto dal fatto che non ha un logo specifico nel font dei frollini, sarebbe un sub-brand a tutti gli effetti.
Nel 1983, l’azienda di Parma, ha iniziato a distribuire I Dolcetti delle Feste. Si tratta di biscotti da pasticceria confezionati e commercializzati nell’esclusiva confezione “a torretta”, progettata ad hoc, con dei pirottini da pasticceria che contenevano i golosi biscotti. I Dolcetti delle Feste erano composti da differenti referenze, tutte sviluppate con il proprio naming, che offrivano e regalavano un pò di festa tutti i giorni.
Tra queste vi erano anche i Baiocchi, biscotti con crema alle nocciole che tutti, sia i più grandi che i più piccoli, conoscono e hanno assaggiato almeno una volta nella loro vita.
Oltre ai Baiocchi nei Dolcetti delle Feste si potevano trovare tante altre referenze:
-Crespatelle: biscotti fragranti al burro
-Canestrini: biscotti con zucchero a velo
-Tenerezze: biscotti ripieni di crema al limone o cioccolato
-Gemme di neve: biscotti con confettura di fragola e zucchero a velo
-Crema di bosco: biscotti con crema e pezzetti di nocciola
-Cuor di vaniglia: biscotti al cioccolato farciti con crema alla vaniglia
-Gioie: biscotti con crema al cacao
-Magie: biscotti con pezzetti di cioccolato
-Nocchie: biscotti con pezzetti di nocciole
-Crocchini: biscotti con pezzi di cioccolato
A differenza di altre referenze presenti nei Dolcetti delle Feste, i Baiocchi sono ancora sul mercato e rappresentano un prodotto di punta nella gamma prodotti del Mulino Bianco, i Baiocchi, insieme ai Canestrini sono le uniche referenze rimaste, ma il percorso e lo sviluppo che hanno fatto i Baiocchi sicuramente non è quello dei Canestrini.
Nel corso del tempo Mulino Bianco ha esteso la gamma dei Baiocchi.
Ai “classici” biscotti farciti con crema alla nocciola e cacao, infatti, si sono aggiunti i Baiocchi Choco, biscotti con tavoletta di cioccolato al latte con nocciole, questo esercizio non lo possiamo definire una vera e propria estensione ma una variazione di prodotto.
Ma quest’estate il colosso di Parma ha esteso i Baiocchi in una categoria completamente differente rispetto al Baiocco che tutti noi conosciamo. Dalla collaborazione tra Algida e Barilla, infatti, è stato lanciato il Biscotto Gelato Baiocchi.
In questo modo si estende la vendita del prodotto ad una nuova categoria merceologica, il gelato, che storicamente non è quella che i consumatori associano ai Baiocchi, a Mulino Bianco e alla Barilla.
In questo modo si sfrutta la nuova categoria per estendere la commercializzazione del prodotto, in una stagionalità non particolarmente felice per lo storico biscotto (l’estate storicamente è “bassa stagione” per i biscotti al cioccolato) e dando al consumatore nuove modalità di consumo e utilizzo.
E’ giusto utilizzare l’estensione di linea e l’estensione di marca per andare a conquistare nuove quote di mercato o è meglio sviluppare una Family Brand?
>> Scoprilo nell’articolo “Family Brand o Estensione di Linea?” >>
Infine, la novità dei Baiocchi al Pistacchio.
Il pistacchio è negli ultimi mesi e anni un gusto sempre di più utilizzato dalle aziende del food dolce.
Basti pensare ai produttori di Pandori e Panettoni, fino ad arrivare ai biscotti.
Si tratta, infatti, di un ingrediente sempre più di moda, non difficile da reperire, con una shelf life medio-lunga e con svariati metodi di utilizzo.
Ma le domande sono:
Avrà fatto bene la Mulino Bianco a lanciare sul mercato i Baiocchi al Pistacchio?
Avrà lo stesso successo della referenza classica?
In questo modo si sfrutta la potenza delle vendite del brand Baiocchi, rischiando di fare brand stretching, cercando di accaparrarsi nuove quote di mercato.
Si potrebbe pensare, invece che estendere la gamma, di ideare e lanciare un nuovo prodotto sul mercato al pistacchio? Con un proprio posizionamento e brand naming, per provare a diventare leader in un segmento che è cresciuto molto rapidamente e che con molta probabilità crescerà ancora nel breve.
Entra nel mondo del marketing nel 1996, nel 1999 ha fondato Ardigia Marketing Funzionale, nel 2013 fonda Packaging in Italy, l’agenzia di Pack dal Design italiano.