Tra gli ingredienti fondamentali per il successo di un packaging troviamo la scelta dei colori.
Infatti tra il prodotto e i colori che lo rappresentano sull’imballo esiste una relazione diretta e visto che anche tra il packaging e le vendite la relazione è diretta, possiamo affermare che la scelta cromatica determina le possibilità di vendita di un prodotto.
Il colore gioca un ruolo importante lavorando su sensazioni precise da evocare nel consumatore (fame, sete, sicurezza, prestigio, artigianalità ecc).
È quindi indispensabile individuare le caratteristiche del prodotto, il suo posizionamento e il suo messaggio differenziante per poi ragionare sulla scelta cromatica.
Scegliere i colori corretti per il tuo packaging significa vendere
Come dico sempre in tutti i miei post, niente si fa a caso o a naso, anche questa volta non si delega nulla alla creatività di chi realizza il progetto grafico, infatti non c’è scelta più scientifica di quella dei colori dell’imballo.
Facciamolo fucsia che a me piace e non lo fa nessuno!
Le rare volte in cui mi è capitato di sentire questa frase, ho temuto di non riuscire a controllare le mie reazioni.
C’è sempre una scelta ragionata, studiata attentamente e a differenza di quello che si può pensare per nulla dettata dal gusto personale o delle proprie sensazioni.
Non si opta MAI per un colore perché “sta bene” o perché “mi piace” ma perché aiuterà il prodotto a vendere di più. Fine.
Perché è importante individuare i colori giusti?
Colpire il consumatore nel punto giusto, suscitare in lui le sensazioni desiderate, riuscire a farsi notare in mezzo alla montagna di prodotti che affollano la grande distribuzione, sono obiettivi sempre più difficili da raggiungere a suon di pubblicità e promozioni.
Lo avevi notato?
L’occhio del consumatore cade e intercetta i segnali che rispondono ai suoi bisogni. E in questo è diventato sempre più esigente, allenato da anni di acquisti e pubblicità a riconoscere quello che vuole e quello che rappresenta la risposta migliore alle sue necessità.
Tutte le scelte di un packaging devono essere fatte in questa direzione e il colore è decisamente l’ingrendiente principale.
Parla un linguaggio universale, comunica direttamente e senza filtri agendo su alcune percezioni umane che vanno al di là del gusto personale.
Prima di farti qualche esempio, vorrei che fosse chiaro che la scelta cromatica è motivata dalla somma di alcuni fattori che vanno oltre alle considerazioni sulle sensazioni provocate dal colore.
La formula esatta è questa:
Questo mix di fattori può avere effetti determinanti nelle vendite, ma devastanti se utilizzati nel modo sbagliato.
Adesso rimani concentrato nei passaggi perchè potresti perderti se non fai attenzione.
Proviamo a ragionare con il colore nero.
In passato per alcuni era considerato funereo e associato a disgrazie, oggi esprime sensazioni molto differenti come eleganza, lusso, sofisticatezza e prestigio.
1+2: il colore suscita le sensazioni volute e si adatta al settore di riferimento
E’ un ottima scelta di colore, ma sempre in funzione del settore di riferimento, se dovessimo sviluppare un packaging di un gioiello o di un salmone sarebbe perfetto, ma per una confezione di farina da 1 Kg o di zucchero molto meno.
1+2+3: la capacità di adeguarsi ai colori sociali
Se il nostro pack nero dovesse essere sviluppato da una casa automobilistica perché ha intenzione di lanciare una nuova linea di occhiali, se lo commissionasse la Ferrari il marketing rifiuterebbe certamente la scelta cromatica, se invece la commissionaria fosse la Lotus con estrema sicurezza direi che nel briefing troveremmo queste linee guida.
1+2+3+4: la capacità di rispettare le condizioni del punto vendita
Se con i primi 3 punti tutto può essere perfetto con il nostro colore nero, il punto 4 rappresenta una condizione finale molto importante. Prendiamo una crema anti-age, dell’azienda londinese, con il logo color oro. Se uno dei canali di vendita fosse quello farmaceutico la scelta del nero sarebbe sbagliata.
Ora qualche esempio di utilizzo del colore
Rosso, Giallo e Marrone stimolano l’appetito lavorando direttamente sul sistema nervoso (ricordi il logo di McDonald’s?)
Oro, Viola, Rosso Vinaccio comunicano prestigio e raffinatezza.
Se vogliamo lavorare sulle sensazioni di olfatto:
Arancione: evoca fragranze speziate
Verde: evoca profumi di erbe e spezie
Viola: evoca profumi delicati
Giallo: evoca sensazioni calde e agrumate
Se vogliamo agire sulle sensazioni legate al gusto:
Giallo e Verde: rimandano a un gusto acido
Arancione e Giallo: sono legati a sensazioni dolci
Rosa: rimanda a un sapore delicato e dolce
Blu Scuro, Violaceo, Verdone: vengono associati a un gusto amaro
Gli abbinamenti Grigio/Verde o Grigio/Blu: evocano il gusto salato
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Come andrebbe affrontata la scelta dei colori di un packaging
La fase di ricerca e analisi è tutto nello sviluppo di un packaging.
Come puoi vedere in alcuni dei nostri casi studio partiamo da un’attenta osservazione del mercato di riferimento, dei competitors, del target e solo dopo passiamo alla realizzazione operativa della confezione.
La scelta dei colori arriva quindi in quel momento, dopo aver capito cosa dice il mercato, cosa dicono i competitors e cosa cerca il cliente che in questo momento non trova risposta nelle altre offerte presenti in scaffale.
Esistono ovviamente alcuni problemi oggettivi che ostacolano le scelte di un packaging pensato per vendere, te ne riassumo un paio che comunemente bloccano aziende e agenzie sulla scelta del colore.
Abbiamo sempre fatto così
I colori in questione sono sempre stati usati e quindi si pensa per un ragionamento contorto che siano intoccabili. Ovviamente sono sempre stati utilizzati “così” senza uno studio o una scelta precisa, semplicemente l’idea di cambiare qualcosa che si è sempre fatto spaventa e quindi viene scartata a priori. Ma come cambiare drasticamente i risultati di vendita senza cambiare l’immagine del prodotto?
Era il colore che piaceva al fondatore
In aziende storiche o a conduzione famigliare ho sentito spesso questa frase.
La mia risposta è che al fondatore sarebbe piaciuto anche un bel + X% determinato da una scelta cromatica corretta e pensata per vendere.
Leggo spesso articoli che snocciolano il decalogo perfetto sulla scelta colore.
In parte contengono considerazioni universali, ma ricorda che questa è una scelta che non può essere presa in modo accademico, non fermarti sulle regolette dei libri. Bisogna sporcarsi le mani, conoscere prodotto, target e mercato e solo dopo fare le dovute considerazioni. È così che nascono i prodotti campioni dal Profitto Genetico.
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Entra nel mondo del marketing nel 1996, nel 1999 ha fondato Ardigia Marketing Funzionale, nel 2013 fonda Packaging in Italy, l’agenzia di Pack dal Design italiano.
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