Olio Sasso: un packaging che vende da oltre 150 anni

[leadplayer_vid id=”542BAE89BF481″]

Nel mercato di oggi dove tecnologia e design si rinnovano mese dopo mese rendendo obsoleta la novità uscita poche settimane prima, il concetto di prodotto dal packaging eterno sembra inconcepibile. Eppure è esattamente ciò che accade per molti prodotti che avendo creato un packaging dal Profitto Genetico godono a distanza di decenni (secoli in certi casi) della loro scelta iniziale.

È il caso dell’Olio Sasso e del packaging che lo contraddistingue da quasi 160 anni.

Creato nel 1860 da Agostino Novaro, Olio Sasso resiste indisturbato sugli scaffali, ma come è possibile?

 

Analisi del successo di Olio Sasso

L’analisi è interessante perché a differenza di altri prodotti che hanno sfruttato un packaging dal Profitto Genetico in questo caso gli elementi differenzianti e di unicità del prodotto non erano così forti.

Mi spiego meglio…

Olio Sasso è un ottimo olio ligure prodotto con olive taggiasche, ma non è certo l’unico. La Liguria come l’Italia è ricca di aziende che producono olio eppure nella testa del consumatore un nome su tutti scala la vetta ed è proprio quello di Olio Sasso ricordato con grande facilità anche per un’associazione visiva immediata.

A facilitare il suo successo c’è sicuramente il messaggio distintivo introdotto per volontà di Mario Novaro che assieme ad Armando Testa decise di comunicare chiaramente il concetto di benessere come elemento differenziante del prodotto. Da qui lo storico carosello “La pancia non c’è più”

Quanto costa un packaging dal Profitto Genetico™? CLICCA QUI →

Siamo quindi in presenza di un messaggio che sottolinea un concetto differenziante del prodotto (benessere) e di un packaging che in questo caso ha giocato un ruolo decisivo.

Ha permesso al consumatore di pensare a un prodotto come l’olio d’oliva che appartiene alla nostra storia e alla nostra cultura mediterranea creando un’immagine di riferimento: la lattina verde dell’Olio Sasso.

packaging olio sassoDal punto di vista tecnico ci troviamo di fronte a poche caratteristiche ben utilizzate:

  • Colore verde Irlanda
  • Font semplice e pulito
  • Rilevanza alla data di nascita, quel 1860 nella fascia inferiore della lattina
  • Specifiche e dati tecnici semplificati al massimo per facilitare la comprensione da parte del consumatore

 

Come per altri prodotti storici che vantano un packaging dal Profitto Genetico anche l’olio Sasso è nato in modo semplice, con poche idee ben utilizzate per colpire il consumatore.

Se stai per lanciare un nuovo prodotto prova a utilizzare la stessa visione, è un esercizio che produce risultati miracolosi.

 

Sei interessato al costo di un restyling di un tuo packaging?

Quanto costa fare il restyling di un tuo vecchio packaging?

Vuoi sapere quanto ti costa una confezione singola?

Sei una startup e vuoi un preventivo?

Hai bisogno di una Corporate Identity e vuoi sapere il costo?

4 Commenti
  • francesco
    Rispondi

    Definire un olio di oliva, un derivato di olive taggiasche non fa’ bene ai produttori di olio extravergine liguri che usano le taggiasche…
    Comunque, a parte l’errore, funziona di sicuro…

    7 Ottobre 2014at14:54
    • Michele Bondani
      Rispondi

      Ciao Francesco,
      come puoi vedere dal blog io non sono certamente un esperto di olio ma un esperto di packaging.
      Posso anche capire il tuo punto di vista, probabilmente perchè la materia olio è la tua e ti sta molto a cuore.

      La mia intenzione era sottolineare la forza che ha il packaging di Olio Sasso, che ad oggi continua a vendere (da oltre 150) quasi invariato. Un vero packaging dal Profitto Genetico™.
      Mi fa piacere che i miei lettori siano almeno daccordo su questo punto.

      Grazie

      8 Ottobre 2014at10:08
  • MAURIZIO
    Rispondi

    Ciao Michele,
    Volevo ringraziarti per la condivisione dei contenuti e degli argomenti di cui parli in questo blog, che oltre ad essere per te una strategia di marketing , sicuramente stai contribuendo ad aumentare gli standard di chi lavora in questo campo e a rendere consapevoli i produttori o chi ha un prodotto da commercializzare di quanto sia importante il packaging nella strategia di comunicazione del prodotto.
    .
    Complimenti Sinceri
    Maurizio Serrenti

    8 Ottobre 2014at16:50
  • Michele Bondani
    Rispondi

    Grazie a te per il contributo.

    Stay tuned, Michele

    8 Ottobre 2014at18:51

Lascia un commento